giovedì 5 aprile 2018

Pusher.Trama del libro


Tonino ha 13 anni, e fa il baby boss a Napoli. Non andava mai a scuola, durante la notte vendeva le bustine di cocaina e la mattina al posto di andare a scuola dormiva. Era un lavoro di famiglia quello di vendere la cocaina, le sorelline insieme alla cugina di Tonino, con le loro piccole manine si occupavano di imbustare la cocaina, che chiamavano neve per non far capire nulla ai carabinieri. Tonino e le 2 sorelle ricominciavano ad andare a scuola, e i genitori di Tonino finivano in prigione. La mamma di Tonino metteva la cocaina tolta sul tavolo in un barattolo con scritto zucchero così i carabinieri non li scoprivano. Una mattina il nonno di Tonino si fece il caffè e al posto dello zucchero ci mise la cocaina fini in ospedale ma non era un vero ospedale era una casa di cura con il giardino e da mangiare buonissimo.

Il nonno di Tonino quando sognava, parlava ad alta voce e un giorno stava racconta come aveva conquistato sua moglie (la nonna di Tonino). Mentre Tonino stava tornando a casa incontra il prof di italiano e gli disse che il suo tema che la traccia era <cosa vorresti fare da grande > il prof gli aveva fatto i complimenti dicendogli che era il suo primo tema che aveva fatto senza errori. Però Tonino credeva che il professore stava dicendo solo per inspirarlo a tornare a scuola, poi qualche giorno dopo Tonino lo aveva incontrato di nuovo. Il professore insisteva a dire a Tonino che doveva tornare a scuola, ma Tonino gli rispondeva ogni volta che se lo incontrava il padre lo uccideva e così fu, il professore fu ucciso perché voleva proteggere Tonino dalla sua famiglia e il padre non voleva perché la vita di tonino (la casa/il suo lavoro) e quindi secondo la famiglia di tonino la scuola non serviva a niente. Tonino ogni volta che usciva di casa incontrava i suoi amici di classe e loro insisteva a convincerlo per ritornare a scuola però Tonino diceva di no perché aveva timore del padre che poi quando gli diceva “se vengo a sapere che sei tornato a scuola ti meno” perché sei il bambino più FORTUNATO DEL MONDO era l’unico bambino che a 13 anni lavorava e veniva pagato tantissimo, però non sapeva che suo figlio si stava rovinando l’adolescenza. Perché a 13 vendere la droga è una cosa molto scorretta.
Non vi diciamo altro perché vogliamo che lo leggiate perché molto bello
Aurora Ranaldi  e Martina Paniccia

5 commenti:

  1. Io conosco Aurora e Martina e sò che sono molto brave continuate così!!!

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  2. BRAVISSIME!!!! MOLTO BELLO QUESTO LIBRO è COME SE LO LEGGESSI.SALUTI DA AURELIO

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  3. grazie a tutti!!!!

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  4. BRAVISSIME!BELLISSIMA TRAMA

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  5. bravissime !!!

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