lunedì 16 aprile 2018

La storia di Iqbal-Riassunto


        
Questo libro è stato scritto da Francesco D’Adamo che racconta la storia di bambini che vengono sfruttati per lavorare tappeti molto costosi. Tra questi  Iqbal Masih, un bambino pakistano di 12 anni, che combatte per la liberazione dei bambini lavoratori.
La storia di Iqbal
 Iqbal e i suoi amici sono rinchiusi in una fabbrica di tappeti guidata dal loro padrone, Hussain. Khan. Iqbal ha realizzato un tappeto chiamato Bukhara  che Hussain  avrebbe voluto vendere a tanti soldi, ma Iqbal  per vendicarsi lo strappò e Hussain, per punizione,  lo rinchiuse nella “TOMBA”: posto buio e triste dove non c’è né acqua né cibo.
I bambini per tessere i tappeti lavoravano dall’alba fino al tramonto con piccole pause. La sera si ritrovavano dei tagli sulle mani. Al tramonto il padrone contava tutto il lavoro svolto e se era svolto in una determinata maniera dava ai bambini una rupia. Per questo Iqbal provò a scappare più volte, ma senza alcun successo, tranne due volte. La prima volta che riuscì a scappare si ritrovò in un mercato. Principalmente pensò di andare fino dai suoi genitori, in campagna, ma sapeva che Hussain Khan lo avrebbe cercato come primo posto lì, quindi iniziò a camminare senza alcuna direzione, si sentiva solo.


Decise però di passare la notte fuori. Il pomeriggio dopo andò fino alla piazza del mercato in cui vide degli uomini che stavano montando un palco. Quando lo finirono di montare ci salì su un uomo non molto giovane. Lui disse  :  “Noi siamo contro il lavoro minorile” ; c’era una legge in Pakistan che diceva che chiunque sfruttasse bambini sarebbe stato arrestato ma tutte le persone che stavano lì non erano d’accordo e infatti lo insultarono  , ma lui non si intimorì. Iqbal pensò che quell'uomo poteva aiutarlo ,  ma visto che il palco era circondato dalla polizia decise di chiedere  aiuto ad un poliziotto. Il giorno dopo i poliziotti andarono da Hussain e chiesero spiegazioni ma lui gli mentì dicendo che quei bambini erano lavoratori , che venivano pagati regolarmente e che non venivano incatenati, ma visto che la sua recitazione non era convincente allora li  corruppe con dei soldi .
 Iqbal però non si arrese e allora pensò che gli uomini del fronte di liberazione potevano aiutarli. Iqbal  estrasse dalla tasca un foglio su cui ci stava scritto dove potevano trovarli ,  però nessuno sapeva leggere a parte Maria.
Passarono mesi e mesi in cui Maria insegnò a tutti i suoi amici a leggere. Arrivò finalmente il giorno in cui Iqbal riuscì a decifrare tutte le parole scritte.
 Iqbal scappò nuovamente e tornò in piazza dove trovò quel signore che molti mesi prima aveva parlato sul palco. Iqbal gli raccontò l ‘accaduto. Questo signore andò insieme ad Iqbal fino alla casa del padrone, e quando arrivarono arrestarono il padrone.
  Questo signore portò Iqbal e i suoi amici in una casa e quasi tutti i bambini tornarono dalle proprie famiglie.
Iqbal rimane con i membri dell'associazione, libera tanti bambini dalla schiavitù venendo così chiamato per delle conferenze in America per vincere una borsa di studio e diventare avvocato. Iqbal faceva avanti e indietro dalla sua famiglia e proprio così venne ucciso dalla mafia dei tappeti.




                            Samira Baldassini , Chiara Vicini , Beatrice Quadrini., Asia Venditti         
                                                                                  



4 commenti:

  1. mercoledì a scuola potremo incontrare l'autore del libro, D'Adamo. vorrei fargli queste domande:
    1: Era mai venuto prima in provincia di Frosinone?
    2. da quale città viene?
    3. perchè ha scritto un libro sulla storia di questo coraggioso bambino?
    Aurora

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    1. Io invece....
      PK ha scelto di scrivere questo libro?
      qual'è stato il suo primo libro?

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  2. BRAVISSIME!!!

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