lunedì 7 maggio 2018

Storia della mafia in Sicilia




La mafia è uno dei vocaboli che più comunemente gli stranieri associano alla Sicilia, dove ha raggiunto lo status di culto. Per i siciliani, tuttavia, la mafia e tutti i problemi connessi ad essa, rappresentano una dura realtà, con cui ogni giorno confrontarsi.
Il termine mafia o Cosa Nostra inizialmente si riferiva ad una organizzazione criminale siciliana. Oggi il termine mafia è sempre più usato come sinonimo di altre organizzazioni mafiose come la camorra napoletana, la 'Ndrangheta calabrese, la Sacra Corona Unita pugliese o fuori dall'Italia, la mafia russa, la mafia albanese o le Triadi cinesi…
Origine e storia della mafia
L'origine della mafia risale al XIX secolo, quando la nobiltà siciliana si trasferì nelle città, lasciando occupare le terre agli abitanti del posto che divennero i "boss", guadagnando ampi spazi e diritti. Con il pretesto di proteggere gli agricoltori e i contadini dal malgoverno feudale e dalla nobiltà, costrinsero gli agricoltori a pagare gli interessi per il contratto di locazione ed imposero l’omertà. Dal 1865 la mafia è ufficialmente considerata un’organizzazione criminale. La sua sfera d’influenza si estese ben presto alle città e solo durante il fascismo, co Mussolini poté essere efficacemente combattuta e quasi distrutta.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, tuttavia, furono gli americani a dare nuova vita alla mafia, permettendone l’ ascesa. Un boss mafioso di nome Luciano, incarcerato negli Stati Uniti insieme ad altri collaboratori, cooperò con le autorità americane per far ricostruire i contatti con Cosa Nostra in Sicilia e occupò di preparare lo sbarco alleato in Sicilia. Come segno di ringraziamento, questi criminali non solo furono rilasciati dal carcere, ma furono mandati a lavorare in posti importanti e fecero parte del governo siciliano del dopoguerra – nacque così un sistema di criminalità organizzata, corruzione e politica che lasciò un segno indelebile in Sicilia. Molti aspetti deleteri, nati in quel lontano periodo, possono esser osservati anche oggi...


La lotta contro la mafia
La strana unione tra politica e criminalità organizzata, continuò ad andare avanti, si intrecciarono strani accordi segreti che travolsero tutta l'Italia. Settori che danno ricchezza come l’edilizia, lo smaltimento dei rifiuti e, naturalmente, il commercio con le droghe e le armi furono saldamente presi nelle mani dei boss, e talvolta la classe politica partecipò alla spartizione, tacquero o cooperarono… La svolta avvenne solo negli anni ’90 del XX secolo. Il pool antimafia prima e l'omicidio dei due più grandi giudici antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, eroi della lotta all’antimafia, portò ad una graduale scoperta della corruzione e della collaborazione, talvolta, tra stato e mafia. Il risultato fu  un maggior sforzo nella contro la criminalità organizzata.
"Addio Pizzo" è chiamato il movimento, a cui sempre più imprenditori, commercianti e consumatori coraggiosi aderiscono, e che rappresenta una sfida diretta alla mafia.

Martina Alonzi

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